[grid_portfolio items=”2″ columns=”2″ order=”asc” link_icon=”on” lightbox_icon=”on” wide=”off” mobile_hide=”yes” animate=”none”]
Il sistema scolastico non è infallibile e pertanto può capitare che per errata valutazione degli insegnanti, o per carenze dell’istituto stesso, vengano presi dei provvedimenti che dagli studenti coinvolti non sono ritenuti conformi al proprio rendimento scolastico.
In questo caso, quali strumenti di tutela offre l’ordinamento giuridico?
Il ricorso è possibile e si può scendere nel merito della valutazione. Per il TAR del Lazio <<la assenza di una valutazione complessiva che designi le capacità effettive dello studente ad affrontare la classe superiore e la assoluta impossibilità per lo stesso di recuperare le insufficienze accusate in prima media nel corso degli studi della classe superiore, che avrebbe dovuto costituire oggetto di una motivata rilevazione dell’Organo esaminatore, mancante nella motivazione del deliberato dell’Organo di valutazione adottato a maggioranza>>, determina l’ammissione sub iudice dello studente alla classe superiore.
La famiglia dello studente ritenuto ingiustamente bocciato può avviare un provvedimento di ricorso. Ricordiamo, però, che il ricorso (non solo nella scuola, ma anche in tutta la pubblica amministrazione) si può fare solo contro un eventuale difetto di forma, e non contro le decisioni dei professionisti coinvolti.
Per info: studiolegale.fasano@alice.it