Il generale riconoscimento del diritto dei pubblici dipendenti alle differenze retributive per lo svolgimento delle mansioni superiori, ben si coniuga con la figura di Preposto di cui all’art. 19 del Decreto Legislativo n. 81/2008.
Dal punto di vista giuridico, infatti, la nomina a PREPOSTO e la conseguente designazione di INCARICATO, ex art. 18, lett. B del D.lgs n. 81/2008, comportano l’esercizio di mansioni superiori, rispetto a quelle oggetto dell’originaria assunzione.
Significativo, del resto, è l’approdo giurisprudenziale formatosi sul punto a mente del quale: nel pubblico impiego ai fini della configurabilità dell’esercizio di mansioni superiori e della loro rilevanza ai fini retributivi, costituiscono presupposti imprescindibili: lo svolgimento di fatto, in modo continuativo e prevalente di funzioni rientranti nella qualifica superiore (il preposto vigila, sovraintende, verifica l’esistenza di un rischio serio e concreto, frequenta corsi di formazione secondo le previsioni di cui al D.lgs 81/08, art. 37, segnala le criticità dei mezzi e delle attrezzature di lavoro al dirigente, dirige e coordina le attività di evacuazione sui luoghi di lavoro in caso di pericolo), il conferimento mediante atto formale delle mansioni stesse (la nomina a preposto ed incaricato è avvenuta per tutti gli interessati mediante atto di nomina formale, in relazione al Distretto di appartenenza, a firma dell’ispettore capo delle Foreste).
Quindi, lo svolgimento delle mansioni superiori per il periodo previsto dal contratto collettivo comporta il diritto del lavoratore all’attribuzione del relativo livello di inquadramento e all’erogazione del trattamento retributivo spettante in base al superiore inquadramento che è stato definitivamente raggiunto.
Requisiti normativi tutti presenti nel caso che ci occupa (id est: lavoratori della forestale con nomina a preposto), pur tuttavia, illegittimamente negati agli aventi diritto.
Su richiesta del Distretto 4, pertanto, abbiamo deciso di avviare i relativi ricorsi collettivi per il riconoscimento dell’indennità aggiuntiva e, ove ricorressero i presupposti, anche per la qualifica superiore.
Si tratta di ricorsi collettivi e non già individuali. I ricorsi verranno depositati presso il Tribunale del Lavoro competente per territorio (Distretto di appartenenza).
Cosa fare per aderire:
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Le adesioni potranno essere indirizzate dagli interessati entro e non oltre il 30 aprile 2016.
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Per aderire è sufficiente scaricare il modulo di adesione che trovate nel link qui sotto, avendo cura di compilarlo e firmarlo in tutte le sue parti.
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Il modulo in originale, dovrà essere spedito al seguente indirizzo: AVVOCATO ANGELA MARIA FASANO– VIA CATANIA 42/C – 90141 – PALERMO.
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Il modulo di adesione dovrà essere corredato dalla seguente documentazione: atto di nomina formale a Preposto a firma del Dirigente regionale + documento di identità in corso di validità + Codice Fiscale.
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La quota di adesione è pari ad Euro 35,00, da versare a mezzo bonifico bancario alle coordinate che vi verranno comunicate al momento di presentazione della domanda dal seguente indirizzo mail:studiolegale.fasano@alice.it
A breve sul sito, troverete anche copia dell’atto di diffida che lo scrivente studio ha redatto in nome e per conto dei lavoratori che hanno già aderito.
SCARICA: MODULO PREPOSTI CAP